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Ferdinando Scianna






(1943 - )


"La fotografia era la possibilità del racconto di una vicenda umana. Questo il mio maestro mi fece capire, e mi introdusse ad una certa maniera di vedere le cose, di leggere, di pensare, di situarsi nei confronti del mondo"


Nella Sicilia degli anni ’60 un giovane di Bagheria sconvolse improvvisamente i progetti di vita che i genitori avevano proiettato su di lui: il ruolo del dottore o dell’avvocato non gli si addicevano affatto, ma c’era qualcosa, invece, che aveva sin da piccolo attirato la sua attenzione…


Ferdinando Scianna inizia a dedicarsi alla fotografia sin da giovane e proprio nella sua città natale, Bagheria, inizia così un viaggio, raccontando, attraverso le immagini, la cultura e le tradizioni della sua terra d’origine.


Fu nel 1961 che iniziò a frequentare la facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Palermo, maturando un interesse sempre maggiore per l’arte della fotografia, anni in cui si forma anche una coscienza politica determinante per l’evoluzione della sua fotografia, così come il vincolo con la propria terra e le tradizioni siciliane.


Nel 1963 Scianna ebbe un incontro fondamentale per la sua vita professionale e personale: entrò in contatto con Leonardo Sciascia, scrittore con il quale a soli 21 anni pubblicò il saggio “Feste Religiose in Sicilia”, libro che ottenne il prestigioso Premio Nadar.


Grazie al successo ricevuto, nel 1967 Scianna decise di trasferirsi a Milano, dove iniziò a lavorare per l’Europeo come fotoreporter e, in seguito, come inviato speciale e corrispondente da Parigi, città nella quale si trasferirà e vivrà per ben 10 anni. Fu proprio nella capitale francese che decise di dedicarsi alla scrittura, collaborando con varie testate giornalistiche, fra cui Le Monde Diplomatique e la Quinzaune Litterarie.


Nello stesso periodo il suo lavoro riscontrò un particolare successo e apprezzamento, facendosi notare da Henri Cartier-Bresson, che nel 1982 lo inviterà a presentare la sua candidatura all’agenzia Magnum Photos, da lui stesso fondata nel 1947.


Successivamente Scianna decise di ritrasferirsi a Milano, dove iniziò a lavorare nel mondo della moda e a fotografare per due giovani designer allora emergenti, Dolce e Gabbana.

Quest’incontro casuale darà vita ad una delle collaborazioni meglio riuscite nella fotografia di moda: in particolar modo al fotografo venne richiesto di realizzare un catalogo inserendo la splendida modella Marpessa nel contesto della sua amata Sicilia.


Scianna riuscì a creare un risultato originale che spezzò la monotonia patinata della fotografia di moda, portandolo ad ottenere un rinomato successo che gli aprirà le porte a collaborazioni con prestigiose riviste internazionali, come Vogue.


Questa improvvisa ed inaspettata svolta, aprì il mondo fotografico di Scianna a nuove esperienze, parallele a quelle più tradizionali del fotogiornalismo, tra cui pubblicità e fotografie commerciali, senza mai abbandonare il reportage sociale, i ritratti ed il giornalismo.

Tutte le fotografie sono © Ferdinando Scianna - Magnum Photos

1 - Marpessa - Caltagirone Sicilia, 1987

2 - Ritratto di Tanina Visconti. Bagheria Sicilia, 1961

3 - Ponte di Manhattan di Brooklyn nella nebbia, New York City, 1986

4 - Marpessa, late 1980s

5 - Porticello - Sicilia, 2001

6 - Marpessa, Bagheria, 1987



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