“Una fotografia non è necessariamente una menzogna, ma allo stesso tempo non è certo la verità. Si tratta più che altro di un’impressione, soggettiva e fugace. Quel che mi piace della fotografia è il momento preciso che non può essere anticipato; bisogna stare sempre all’erta, pronti ad afferrare l’inatteso.”
Martine Franck
Martine Franck nacque ad Anversa, in Belgio, nella primavera del 1938. Fin dai primi anni della sua infanzia fu abituata ad espandere i suoi orizzonti e a interfacciarsi a nuove realtà: la sua famiglia visse per un determinato periodo a Londra, tuttavia, in seguito all’arruolamento del padre nell’esercito britannico, la fotografa dovette lasciare la capitale inglese insieme alla madre a al fratello, per scampare agli orrori della guerra e rifugiarsi negli Stati Uniti.
Con la conclusione del conflitto mondiale i tre tornarono in Inghilterra, luogo dove Frank intraprese i suoi primi studi. A partire dal 1956 iniziò a studiare storia dell’arte presso l’università di Madrid, per poi essere presa ed accettata all’Ecole du Louvre a Parigi.
Nel 1963, durante un viaggio, organizzato con l’amica d’infanzia Ariane Mnouchkine, iconica figura del tetro francese, Martine iniziò a fotografare ed a ritrarre le bellezze e gli splendori delle civiltà orientali, quali Cina, Giappone, Cambogia, Nepal e molti altri ancora.
Una volta dii ritorno nella capitale francese, Franck iniziò a collaborare con la rivista Life, lavorando come assistente di Elliot Elisofon e Gjon Mili e aprendosi la strada per quella che diventerà la sua carriera da fotografa.
Durante la sua gioventù, intraprendendo un percorso come fotografa indipendente, collaborò con numerose riviste americane, tanto che i suoi scatti, ritraenti attori e scrittori famosi, furono pubblicati su testate giornalistiche imponenti come The New York Times, Fortune e la rivista di moda Vogue.
Inoltre, a partire dal 1964, venne nominata fotografa ufficiale del “Théatre du Soleil”.
Due anni più tardi, la fotografa belga fece un incontro che segnò la sua vita, ovvero conobbe Henri Cartier-Bresson, di trent’anni più grande di lei. I due, ben presto innamoratosi, si sposarono quattro anni più tardi, nel 1970.
Nel 1972 partecipò alla creazione di Viva Agency, con l’intervento di altre figure di spicco come Hervé Gloaguen, Guy Le Querrec, François Hers, Jean Lattes e Richard Kalvar.
Solamente otto anni più tardi fu tra le prime donne ad entrare a far parte dell’agenzia Magnum Photos, diventandone membro ufficiale nel 1983.
Durante la sua carriera realizzò, inoltre, diversi servizi fotografici a sostegno di progetti umanitari e collaborò con diverse associazioni non a scopo di lucro, a sostegno dei più fragili.
Martine Franck si spense il 16 agosto 2012, lasciando il segno nella storia della fotografia con la sua unicità.
Molte sono le mostre che, in tutto il mondo, hanno rappresentato i lavori dell’artista belga e che hanno valorizzato gli scatti di una donna dall’occhio sensibile, che attraverso la sua arte, ha sempre cercato di sottolineare la bellezza dell’anima umana.
Tutte le fotografie sono © Martine Franck
1 - Bibliotheque de Clamart, Hauts de Seine, 1965
2 - Les Petites Dalles, Normandy,1973
3 - Swimming Pool Designed by Alain Capeilleres, La Brusc, South of France,1976
4 - Henri Cartier-Bresson drawing a self-portrait in his studio,1992
5 - The beach at Puri, Orissa, India,1980
6 - Kyoto, Japan,1978
Comments